Rilassamento in casa: strategie per prendersi il proprio tempo

5 modi per ritrovare pace e serenità tra le mura domestiche

Quante volte torniamo a casa dopo una giornata non troppo edificante e ci sentiamo carichi di stress?

Scadenze lavorative, problemi economici, preoccupazioni familiari, queste sono solo alcune delle cause che ci portano a vivere una vita stressata e non appagante.

Siamo talmente abituati ad essere sotto pressione e in un continuo stato di allerta e agitazione che ormai lo stress è diventato una presenza costante nella nostra vita quotidiana.

Per questo arriviamo a soffrire di piccoli malesseri che alla lunga potrebbero inficiare la nostra salute, ma che noi non consideriamo neanche campanelli di allarme ma li sottovalutiamo considerandoli quasi normali.

Uno fra tutti è la mancanza di sonno. Chiediamoci se veramente dormiamo bene, se la mattina ci svegliamo freschi e riposati o se avremmo ancora voglia di stare sotto le coperte. E durante la notte se ci sono stati dei risvegli o se dei sogni poco piacevoli e molto strani sono venuti ad animare le nostre ora notturne o del primo mattino, poco prima di aprire gli occhi.

Svegliarsi ed essere ancora stanchi o fare sogni che “impegnano” tanto la mente e non ci lasciano riposare, può essere uno dei primi segnali di stress prolungato.

Cosa possiamo fare per ritrovare pace e serenità e migliorare la qualità del nostro sonno.

Tante sono le strade da percorrere, noi oggi ti suggeriamo 5 metodi di rilassamento che puoi fare prima di dormire, o in qualsiasi momento della giornata che aiutano ad allentare le tensioni e ritrovare quello spazio di quiete dentro di te.

Prima di cominciare, assicurati di aver spento il cellulare o di averlo messo in modalità silenziosa. Per i prossimi 5-10 minuti permettiti di non essere rintracciabile e lascia il mondo fuori.

Prendersi spazio per meditare è la cosa più difficile da fare, perché siamo così abituati a dover fare a dover riempire il tempo con azioni produttive, che decidere di investire anche solo 10 minuti di tempo a non fare può inizialmente essere una sfida.

Accettazione

Perciò la prima cosa da fare è accettare. Accettare quello che passa nella nostra mente cercando di non giudicare o comunque di limitare il giudizio per quanto possibile.

L’accettazione di tutto quello che c’è dentro di noi, bello e brutto è il primo passo per un vero cambiamento. Se continuo a “combattere” contro me stesso, contro le mie abitudini, continuando a ripetermi che non vado bene, non riuscirò mai a cambiare fino in fondo.

Perciò quello che voglio fare inizialmente è guardare con un occhio esterno dove sono e semplicemente accettarlo nel bene e nel male.

Dirsi di si: si, sono in un periodo stressato; si, mi sembra di perdere tempo se mi concedo pochi minuti per meditare; si, voglio cambiare ma vedo anche la resistenza al cambiamento; si, in questo periodo non sopporto nessuno;si, non mi piaccio per niente; si, non mi accetto si, dormo male e voglio migliorare; etc.

Dirsi di si, in tutti gli aspetti della vita, aiuta a predisporre il nostro inconscio in una modalità di apertura che permette di lasciar entrare il cambiamento

Meditazione del respiro

Una volta che ci siamo detti di si a tutto il nostro essere, possiamo cominciare con una semplicissima tecnica di meditazione, quella del respiro.

Ad occhi chiusi, sdraiati o distesi, poniamo l’attenzione sul nostro respiro. Semplicemente attiviamo i sensi e tutta la nostra attenzione è focalizzata sull’aria che entra ed esce e tutto il percorso che fa per arrivare ai polmoni e per tornare indietro. Osserviamo ogni minimo dettaglio e rimaniamo concentrati solo su quello.

Se per caso dovessimo ritrovarci a pensare ad altro perché la mente ci ha portato fuori strada, semplicemente torniamo a dirci di si: si, mi sono distratto; e riportiamo gentilmente l’attenzione al respiro.

Continuiamo quest’azione per 5 -10 minuti

Visualizzazione

Un’altra tecnica da provare è quella della visualizzazione.

Il mio consiglio è sempre quello di partire dall’accettazione. Accettazione che non vuol dire negare le parti che non ci piacciono, anzi. Accettazione di tutto quello che c’è di bello o di brutto.

Guardarci e accoglierci come se fossimo un’altra persona.

Dopo un paio di respiri profondi, immaginiamoci in un posto dove siamo stati bene.

Io mi immagino quasi sempre sulla spiaggia assolata in riva al mare o in cima alla montagna sdraiata su un prato e circondata dalle vette delle montagne.

Una volta che “siamo” lì, attiviamo i nostri sensi e ritroviamo fisicamente il benessere di essere lì. L’odore del mare e la sensazione che ci porta sul corpo, il sole caldo che scalda il corpo, la sensazione della sabbia a contatto della pelle. Riproviamo la sensazione di pace e felicità di essere in quel posto e osserviamo che cambiamenti porta al nostro corpo.

Yin yoga

Lo yin yoga è quello stile di yoga che unisce il respiro con poche e semplici posizioni che aiutano il rilascio muscolare e di conseguenza anche le tensioni accumulate.

Provate 20 minuti di yin yoga prima di andare a dormire per una settimana e osservate se la qualità del vostro sonno cambia in qualche modo.

Gratitudine

Una volta scelta la tecnica che ti si addice di più in questo momento, io consiglio sempre di concludere con 1-2 minuti di gratitudine verso se stessi.

Siamo sempre moto duri con noi stessi e spesso quello che facciamo per noi ai nostri occhi non va bene o non è mai abbastanza.

Ecco, proviamo a concludere la nostra pratica di rilassamento dicendoci grazie. Grazie di essere riusciti anche se per pochi minuti, a dedicare del tempo a noi stessi e grazie di continuare a provarci.

Prendiamo questa parola come un mantra e ripetiamola per qualche secondo per ringraziare tutto il nostro meraviglioso essere.